Gli ostacoli di una cassiera
Ogni volta che si pronuncia la parola "cassiera", nell'immaginario collettivo si pensa ad una donna di media età, burbera e annoiata, con occhi stanchi e un pò spiritati, capelli spenti e raccolti in uno chignon male acconciato che indossa immancabilmente la sua uniforme scolorita con tanto di cartellino con il nome. Niente di più sbagliato (a parte l'uniforme). Come lo so? Semplice: lo sono! Cassiera da una settimana, mi sono resa conto di quanto possa essere sfiancante e stressante questo lavoro. Tanto per cominciare, ogni giorno è una battaglia con clienti annoiati, maleducati e arrabbiati. Gente che si permette di esclamare ad alta voce: "Non ne posso più. Non si va più avanti" o "Signorina si muova mi raccomando che non ho tempo da perdere!!" A questo genere di individui gli mollerei un bel vaffa.... e anche qualche ceffone!!! Per non parlare dei camici che vengono dati e dell'odioso cartellino con tanto di nome oltre che l'immancabile "bip,bip" che ti segnala che è stato letto il codice a barre!! Ma la cosa che più odio sono i clienti imbranati che mettono alla rinfusa la loro merce sul nastro SENZA separatore!!! Non ho la sfera di cristallo, cosa ne so se un tale prodotto è del cliente successivo o precedente? Dico io, è uno sforzo metterlo? Mica lo usano le cassiere come ornamento della cassa!!!! Grrrrr!!!! Perciò, chi pensa ancora che fare la cassiera sia un lavoro divertente e stimolante si sbaglia di grosso. Perciò se siete donne non fatelo e se siete uomini...beh, quando rinascete donne cambiate professione!!!
Avvertenze: fare la cassiera può essere nocivo ai vostri neuroni con conseguente collasso di questi ultimi. Se perciò accusate disturbi quali sonnolenza, ira e irascibilità, istinto omicida da serial killer, scazzatura in generale seguita da depressione, non vi preoccupate. Siete nella norma. E non esistono cure se non cambiare lavoro!!! ;-)
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